ROMA – In attesa di ricevere la Targa Tenco 2024 per il Miglior Album in dialetto, Setak ha pubblicato il singolo Figli della storia con la partecipazione di Simone Cristicchi. Il brano, ultimo estratto da “Assamanù”, è in rotazione radiofonica e online ed è accompagnato da un videoclip disponibile su Youtube. Un’immersione emotiva nelle profondità della propria storia personale, tracciata dalle corde di una chitarra che abbraccia i suoni globali e proietta le radici verso il futuro, dall’Abruzzo all’infinito.
Uscito il 7 maggio e anticipato dal singolo Curre Curre, “Assamanù” è il culmine di una trilogia musicale iniziata con l’acclamato disco di debutto di Setak, nome d’arte di Nicola Pomponi, “Blusanza” nel 2019 e proseguito con “Alestalè” nel 2021. Un’opera che suggella un percorso interiore che vede ciascun album raccontare le tre fasi più importanti della vita del cantautore: infanzia (“Blusanza”), adolescenza (“Alestalè”) e infine, oggi, la maturità.
“Ho immaginato di parlare con una persona anziana fianco a fianco, di farmi raccontare la storia, i ricordi, il passato – racconta Setak – Questa persona rappresenta per me la storia e io le prometto che non la dimenticherò mai. L’importanza della storia e della memoria che spesso, oltre a dimenticare, non consideriamo e che sono la base su cui costruire il futuro. La sensibilità di Simone Cristicchi ha aggiunto ulteriore emotività al pezzo”.
Il videoclip di “Figli della storia”, girato in bianco e nero per la regia di Giuseppe La Rosa, evoca un viaggio intimo e riflessivo nel passato mettendolo in relazione con il nostro presente e il nostro futuro. Le immagini alternano riprese di foto d’epoca e contemporanee, quasi come fossero finestre su ricordi lontani. Setak ascolta storie di una vita trascorsa, di un tempo che non deve essere dimenticato. Ogni fotogramma sembra scandire il passare delle generazioni, rappresentando l’importanza della memoria, che deve essere tramandata e preservata per costruire il futuro.
Il contributo di Simone Cristicchi amplifica l’emotività del racconto, dando alla canzone una profondità toccante e riflessiva. Le immagini di volti segnati dal tempo, luoghi e momenti sospesi, invitano lo spettatore a riflettere sul valore delle radici e sulla responsabilità di custodirle per il futuro. Giovedì 17 ottobre, a partire dalle ore 21, l’appuntamento sarà poi sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, in occasione della prima serata del Premio Tenco, quando verranno consegnate le Targhe ai migliori album dell’anno.
Comment here