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Abrogazione Rosatellum, Trenta: “C’è ancora tempo per raggiungere le 500mila firme”

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ROMA – La Presidente del Comitato promotore del referendum per la Rappresentanza (Co.Re.Ra), Elisabetta Trenta, annuncia che, con l’avvicinarsi della scadenza del 30 settembre per la raccolta delle firme, il Comitato porterà a termine la sua campagna con una immensa spinta finale, con tutta la forza e l’entusiasmo che può avere un’organizzazione che raccoglie persone da tutto il Paese, unite per un obiettivo comune.

“Sapevamo dal primo giorno che questa campagna di raccolta firme non avrebbe avuto tanti alleati, ma continuiamo a pensare che la giusta informazione sia la base della democrazia e, per questo, ci appelliamo ancora una volta a TV, Giornali e Radio nazionali, sia pubblici che privati, perché ci aiutino ad informare i cittadini della possibilità di esercitare questo atto di democrazia diretta che è chiedere che sia indetto il referendum per modificare la Legge elettorale vigente”

“La legge elettorale – continua – è la misura del grado di democraticità di un Paese in quanto stabilisce come si voti. Noi votiamo non rispettando i principi della Costituzione perché con il Rosatellum il voto non è né libero, né uguale e né diretto”. Anche il Presidente Mattarella nel suo discorso del 3 luglio a Trieste aveva ricordato che “il principio ‘una persona un voto’ non può essere distorto attraverso […] marchingegni che alterino la rappresentavità e la volontà degli elettori”.

Il Referendum per la Rappresentanza propone proprio l’abrogazione di 4 dei meccanismi a cui ha accennato il Presidente della Repubblica: il voto congiunto obbligatorio, le soglie di sbarramento, ogni privilegio nella raccolta delle firme per la presentazione delle candidature e le pluricandidature. L’Italia è una Repubblica rappresentativa in cui il popolo esercita la sua sovranità principalmente in maniera indiretta votando i propri rappresentanti.

Le Leggi elettorali di Camera e Senato, dette “Rosatellum”, non consentono più all’elettore questa scelta e la spostano sui partiti che, nel determinare la lista dei candidati, di fatto scelgono gli eletti, o meglio, i nominati. Le conseguenze sono mancanza di responsabilità politica dei parlamentari rispetto agli elettori, riduzione della qualità della classe politica, astensionismo crescente e il progressivo allontanamento dei cittadini dalla politica. Afferma Trenta: “Più il cittadino pensa che non cambierà mai niente e si disinteressa e più si riducono gli anticorpi che difendono la democrazia. Siamo noi cittadini ed elettori, con la nostra attenzione a ciò che succede ogni giorno nel nostro Paese, gli anticorpi a questa deriva anti-democratica”.

Il Comitato promotore del referendum, come noto, è formato da cittadini e cittadine di varia estrazione sociale, formazione culturale e orientamento politico, è presieduto da Elisabetta Trenta, con la presidenza d’onore di Giorgio Benvenuto e la vicepresidenza di Enzo Palumbo, Raffaele Bonanni e Sergio Bagnasco. Ha depositato in Corte di Cassazione quattro quesiti referendari relativi alla Legge elettorale in vigore, il cosiddetto Rosatellum, per abrogarla.

La campagna e la raccolta firme continueranno ancora per 5 giorni presso i banchetti nelle varie città, e fino al 28 settembre, on line sulla piattaforma pubblica e gratuita (https://pnri.firmereferendum.giustizia.it) sulla quale è possibile firmare per i referendum e le Leggi di iniziativa popolare. Si può accedere alla firma, con SPID o CIE, attraverso il sito www.iovoglioscegliere.it.

Sulla piattaforma occorre firmare separatamente i primi 4 referendum (alle pagine 1 e 2), e la legge di iniziativa popolare (a pag 7), tutti contrassegnati dal simbolo con la croce verde e rossa di Io Voglio Scegliere. “Ad oggi più di 100.000 persone hanno firmato nonostante il silenzio dei partiti e dei media, ma le prossime due settimane potrebbero essere sufficienti per raggiungere il numero di firme necessarie se solo riuscissimo ad avere qualche piccolo spazio in cui comunicare a tutti. Siamo disponibili a parlare e discutere del Referendum della Rappresentanza in ogni sede, ci rendiamo disponibili per qualsiasi richiesta ci si voglia porgere”, conclude Elisabetta Trenta.

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