Stracolma di persone l’Aula Consiliare del comune di Santadi, dove giovedì scorso si è tenuto l’incontro con i residenti del comune di Santadi e Villaperuccio e la Direttrice generale della ASL Sulcis, dott.ssa Giuliana Campus e il dott. Aldo Atzori, Direttore del distretto sanitario del Sulcis.
Organizzato dal Sindaco di Santadi, Massimo Impera, e il sindaco di Villaperuccio, Marcellino Piras, l’oggetto dell’incontro è stata la carenza di Medici di Base nei due paesi. “Fino a non molto tempo fa – si legge nella pagina FB del comune di Santadi – operavano tra Santadi e Villaperuccio un pediatra e tre medici di famiglia ma, a partire dal prossimo lunedì 16 Settembre, per i due paesi, in cui risiedono oltre 4200 persone, rimarrà un solo medico, la dott.ssa Daniela Crisioni, che già ora sta dando un contributo enorme per cercare di porre rimedio ad una situazione particolarmente delicata, che rischia di avere gravissime ripercussioni sulla popolazione , che come noto, è costituita in prevalenza da persone anziane e da tanti pazienti che necessitano di assistenza costante e frequente.”
A spiegare la grave carenza di personale medico che esiste in tutto il territorio regionale sono stati di due funzionari della ASL del Sulcis che hanno illustrato delle possibili soluzioni al problema.
“Prima di tutto è stato precisato – prosegue il post – che nell’ambito territoriale, in cui ricadono Santadi e Villaperuccio (assieme ai comuni di Narcao e Nuxis) è presente un medico che ha ancora dei posti disponibili ma che in ogni caso non sono sufficienti ad assicurare a tutti i cittadini l’assistenza di base. Una volta che anche questo medico sarà diventato “massimalista” (ossia avrà raggiunto il numero massimo di pazienti disponibili) la ASL Sulcis, già da tempo informata della situazione, è pronta ad avviare una serie di procedure per poter dare incarico ad un nuovo medico. Il primo passo sarà l’utilizzo di una graduatoria in vigore per cercare di colmare almeno un posto vuoto.
Se questa ipotesi non dovesse concretizzarsi, potrebbe arrivare un medico da altra sede, previa verifica della sua disponibilità al trasferimento. Se questo medico non dovesse essere disponibile si potrebbe ricorrere, in via provvisoria per un periodo massimo di sei mesi, ad un medico, anche neolaureato, che dia la disponibilità a venire ad esercitare la professione a Santadi.
In ultima istanza – hanno concluso i due direttori – si istituirebbe un ambulatorio di continuità assistenziale, che avrebbe sede presso la Guardia Medica, ma in quel caso per i cittadini non ci sarebbe nessuna possibilità di scelta del medico.”
Non è nota la tempistica di risoluzione del problema tantomeno è stato specificato, nel post del comune, da quanto tempo la ASL era a conoscenza di questa esigenza e soprattutto quali misure sono state poste in essere nel momento in cui l’azienda sanitaria è venuta a sapere della criticità.
Fonte e foto: pagina FB comune Santadi
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