Cultura

Agnone: incontro con il globetrotter Giovanni Mastrostefano (21 mesi in Estremo Oriente)

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AGNONE – L’appuntamento è ad Agnone, alle ore 18.30 di giovedì 8 agosto nel chiostro del Convento di San Francesco, per chi ha interesse e curiosità di ascoltare le storie e le avventure di viaggio che il giovane agnonese Giovanni Mastrostefano ha fatto in Estremo Oriente. Un viaggio ricco di emozioni e di valori che avrebbe dovuto durare soltanto tre mesi ma che, poi, alla fine è durato quasi 21 mesi attraverso 12 Paesi: Nepal, India, Vietnam, Cambogia, Laos, Thailandia, Malesia, Borneo malese, Brunei, Singapore, Indonesia e Australia. Un viaggio in assoluta solitaria tanto inusuale quanto entusiasmante da poter essere raccontato in un libro che è già in preparazione per come tratto dai suoi quattro diari.

Ad organizzare tale incontro sono i cosiddetti “Amici di blu” i quali curano pure l’incontro con Cristiano Carlomagno per il tardo pomeriggio di martedì 6 agosto, sempre a Palazzo San Francesco che è pure la sede della Biblioteca Comunale e della Sala Consiliare. Gli “Amici di Blu” invitano così i cittadini a partecipare a questi due incontri: “Con l’Armonia dei colori alla rinfusa nell’anima, tornano la “intraviste”. Con orgoglio e piacere condivideranno con noi le loro storie appassionate due giovanissimi nostri amici e concittadini (…) Esperienze assolutamente da “intravedere” e conoscere!”.

In passato, nel 1977 (ben 47 anni fa), l’allora diciasettenne Sergio Sammartino (oggi docente di filosofia nei licei), fu il primo agnonese ad intraprendere la via dell’India che allora andava molto più di moda di oggi alla ricerca di una spiritualità che (pur legata al buddismo, all’induismo e al taoismo) non fosse comunque troppo alternativa al cristianesimo ma piuttosto rafforzativa di quei valori che in Occidente si stavano alquanto affievolendo o addirittura perdendo. Si spera, infine, che Sergio Sammartino e Giovanni Mastrostefano possano in un immediato futuro incontrarsi in una pubblica conferenza per un confronto di esperienze quasi simili, vissute però a distanza di quasi cinquanta anni da due generazioni diverse come età ed impostazione socio-culturale.

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