Dopo quattro mesi dall’insediamento della nuova giunta regionale presieduta da Alessandra Todde, il Coordinamento dell’Assemblea Regionale dei Progressisti e del movimento politico LA BASE, chiedono un incontro-riunione di maggioranza regionale con la partecipazione delle forze politiche, dei parlamentari, dei gruppi consiliari e di una qualificata rappresentanza degli amministratori locali democratici e progressisti.
Le motivazioni per l’incontro sono racchiuse in cinque punti: il primo la tematica legata alla sanità “In particolare, ci riferiamo alle criticità palesate nella gestione delle politiche sanitarie, prioritaria tra le emergenze ereditate dalla precedente amministrazione, dove non appare ancora sufficiente il mutamento di rotta, il cambiamento nelle funzioni di responsabilità, e la necessaria valorizzazione e gratificazione del personale sanitario tutto, a garanzia della qualità dei servizi ai cittadini che coinvolgono tutte le Aziende – anche Ospedaliere.”
Nel secondo punto si chiede “L’avvio dei promessi processi di riforma della macchina regionale paralizzata da anni di politiche clientelari e, coerentemente con l’opposizione svolta nel corso della precedente legislatura dall’intero quadro democratico, il superamento della struttura della Legge regionale 21 giugno 2021, n. 10 (c.d. “poltronificio”), la profonda rivisitazione della L.R.1/1977, nonché la istituzione del comparto unico della P.A. sarda.”
Un altro argomento scottante è quello della transizione energetica dove si chiede “un serio confronto” “avuto riguardo ai fabbisogni regionali di energia e alle possibilità di utilizzo sostitutivo della produzione da combustibili fossili con fonti rinnovabili, ritenendo doveroso e ineludibile contrastare le politiche speculative ed invasive di impianti, anche di energia rinnovabile, che pongano a rischio serio i valori ambientali e paesaggistici del nostro territorio.”
Al quarto punto appare “la crescente emergenza idrica, anche in prossimità della stagione turistica con maggior affluenza” e infine per ultimo, ma non meno importante, le “difficoltà, i diffusi disagi e i ricorrenti rischi di paralisi del sistema dei trasporti isolano, sia per quanto attiene i collegamenti interni, sia con riferimento a quelli da e per la Sardegna, in considerazione dei riconosciuti limiti della condizione di insularità.”
La richiesta alla Governatrice si chiude chiedendo “un coordinamento politico permanente sui grandi temi della difesa della Costituzione, dei suoi valori di libertà, democrazia, solidarietà posti a rischio dal processo di revisione promosso dal Governo italiano e dall’attuale maggioranza politica che lo sostiene. Per tutti vale citare l’autonomia differenziata pretesa dalla Lega.”
A quanto pare finita la luna di miele ora ci sarà da affrontare, finalmente, le criticità dell’isola che al momento risultano essere sempre più gravi.
Fonte: comunicato stampa
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