Quando la cucina fa la storia: “La cucina portoscusesa” ovvero “Su pappai de Portescusi”, in una raccolta di ricette a cura di Mirella Calabrò

La cucina di Sardegna è ricca di piatti tipici della tradizione che decantano al meglio i numerosi prodotti di mare e di terra basandosi su ingredienti semplici che, a volte, da paese a paese, cambiano nella preparazione e il nome delle pietanze.

Il libro di recente pubblicazione, a cura di Mirella Calabrò, è un viaggio all’insegna della prelibatezza di piatti tipici di Portoscuso. Il testo ci aiuta passo dopo passo nella preparazione di piatti veramente unici nel loro genere.

E’ una raccolta di oltre 340 pietanze ricercate dai ricettari delle nonne di Portoscuso: amiche che hanno voluto dare il loro contributo per far sì che una raccolta simile, potesse far conoscere il sapori che i nostri avi da secoli hanno tramandato.

“Un lavoro, – commenta Mirella Calabrò, – durato tre anni, riscoprendo vecchi sapori di ricette rustiche e sapori antichi realizzati dalle sapienti mani sarde”.

Come ogni cucina dell’Isola, anche le ricette di Portoscuso hanno antiche origini grazie al risultato di contaminazioni del corso della storia e di scambi tra diversi popoli del Mediterraneo. 

Possiamo documentare le testimonianze della pesca del tonno già dalla seconda metà del XVII secolo grazie alle concessioni della Corona spagnola che diedero assenso alla mattanza. Così la pesca del tonno divenne una risorsa e quindi fonte di sostentamento per le famiglie dei tonnarotti e grande esperienza nella trasformazione e nella cucina.

Il tonno rosso è un ottimo alleato nella cucina di Portoscuso perché si presta a molte preparazioni e in dìversi metodi che esaltano il gusto e il profumo del mare. Inoltre, riiveste una notevole importanza economica: le sue carni, grasse o semigrasse e saporite, sono commercializzate fresche e inscatolate, costituendo uno dei prodotti principali dell’industria conserviera del loco.

Mirella Calabrò nel raccontare questa sua esperienza de “Su pappai de Portescusi” porta un contributo culturale e gastronomico affinchè antiche ricette possano vivere nel tempo e i suoi piatti possano essere gustati da tutti.