CASTEL SAN VINCENZO (IS) – Si terrà sabato 25 maggio alle 18, in piazza Umberto I a Castel San Vincenzo, un incontro informativo che ha come tema centrale “Il potere delle comunità nella difesa dei territori”. Le comunità devono aver spazio nei processi decisionali, hanno il diritto di essere ascoltate nel e attraverso il dialogo, di essere nutrite fornendo loro gli strumenti necessari perché i bisogni collettivi siano soddisfatti. Nel contempo le comunità hanno il dovere di informarsi, di avere coscienza dei propri talenti, di elaborare strategie di tutela dei luoghi che abitano, di creare relazioni basate sulla condivisione di pratiche e fini.
Il 25 maggio si incontreranno associazioni che sono impegnate ormai da anni nella difesa del territorio molisano: “Collettivo Cura Terra”, Rivista “La Fonte”, Movimento Civico “No Eolico Riccia”, Comitato “ConFine Naturale”, Movimento Civico “Area Matese” e Comitato “Lotto Zero”. Sarà un’occasione per conoscere le loro storie, le ragioni che alimentano la lotta e l’agire collettivo, gli strumenti che hanno adoperato per bloccare opere inutili e costose. Durante l’incontro verranno fornite informazioni e dati utili per comprendere la natura di grandi progetti (centrali, parchi eolici, strade etc.) presentati negli ultimi anni in Molise.
“Ascolteremo la voce di numerose realtà che si battono per tutelare l’integrità del nostro territorio, in un contesto sociale e politico che tende a sottovalutare le esigenze ed il potenziale delle aree interne. Le Istituzioni e le grandi aziende troppo spesso trascurano le specificità territoriali, non riconoscono il ruolo dei cittadini, l’importanza ed il valore dei servizi ecosistemici, acuendo di fatto il problema dello spopolamento e della carenza di servizi e prospettive occupazionali. I rappresentanti delle associazioni condivideranno con noi le motivazioni che giustificano il loro intervento, gli strumenti che hanno impiegato per difendere questo piccolo lembo di terra. Vogliamo sottolineare il fatto che l’impegno da parte dei cittadini non è mai sterile anzi, come vedremo durante nell’incontro, alcune opere sono state bloccate proprio grazie al presidio delle popolazioni locali”, si legge in una nota del coordinamento No Pizzone.
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