Si è dovuto rivolgere al TAR Sardegna un cittadino di Carbonia, esasperato dai rumori molesti provenienti da un locale ubicato nello stesso palazzo. A nulla sarebbero serviti gli esposti inviati al comune e alla Polizia Municipale per verificare la sussistenza di un inquinamento acustico anzi non risulterebbe essere stata attivata nessuna istruttoria tantomeno nessun provvedimento nei confronti dell’esercizio commerciale. A difendere il ricorrente l’avvocato Sergio Deiana, mentre il comune e il gestore del locale non si sono presentati in giudizio. Il TAR il 17 aprile si è pronunciato accogliendo il ricorso e obbligando il Comune ad “adottare un provvedimento espresso e motivato nel termine di 30 giorni dalla notifica o comunicazione della presente sentenza” e condannandolo “alla rifusione delle spese del giudizio, liquidandole complessivamente in € 2.000,00”.
Qualora il Comune non ottemperi il TAR darà mandato ad un Commissario ad acta, individuato nell’ARPAS, perché ponga in essere la sentenza del Giudice.
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