Un uomo di 67anni è stato investito in Via della Vittoria a Carbonia, da un’auto bianca in transito. Sul posto la Polizia locale, Mike e Solky Soccorso. L’uomo ha riportato una frattura alla gamba, ma non sembra in pericolo di vita.
Un uomo di 67anni è stato investito in Via della Vittoria a Carbonia, da un’auto bianca in transito. Sul posto la Polizia locale, Mike e Solky Soccorso. L’uomo ha riportato una frattura alla gamba, ma non sembra in pericolo di vita.
Quell’uomo era mio fratello. Venendo in qualche breve periodo di ferie a Carbonia, nelle ultime occasioni, sono rimasto – per quanto non mi piacciano gli anglismi – scioccato dalla realtà del traffico di Carbonia. Una processione continua di auto, rarità di pedoni, salvo negli spazi ‘da passeggiata’ e dove proprio non si può fare altro che andare a piedi. Facendo tragitti a piedi, più di una volta ho avuto l’impressione di essere guardato dagli automobilisti come animale strano. Non ho visto biciclette. Ho parlato della cosa con vari amici di Carbonia che hanno condiviso la mia percezione. Alcuni hanno aggiunto che il Sulcis è la provincia più povera d’Italia. Sembra incredibile a giudicare dal numero di auto, vuoi anche vecchie. Le scorrettezze nel traffico: assenza di segnalazioni di direzione, parcheggi selvaggi e sfacciatamente irregolari (Carbonia dovrebbe essere un comune ricco se solo si multassero certe infrazioni); intolleranza se chi ti sta davanti in auto ha un’esitazione, difficoltà a trovare un parcheggio manco si fosse nel centro di una grande città. Ma la cosa che più colpisce è l’assoluta inciviltà di non rallentare e fermarsi davanti alle strisce pedonali. Ci sono paesi in cui questo non se lo può permettere un automobilisti e se se lo permettesse sarebbero davvero guai grossi. Dove vivo io, se qualcuno non si ferma per lasciare passare un pedone, non solo può essere sanzionato in maniera seria, ma è anche oggetto di una censura morale. Insomma, dovrebbe vergognarsi come per un atto riprovevole quale di fatto è. Manca la civiltà del traffico, il civismo della convivenza tra automobilisti, pedoni, ciclisti (se ci fossero).
Guardo ogni giorno l’Unione Sarda online: è una cosa incredibile la quantità di incidenti che si trovano ogni giorno: ‘a occhio’ non credo di essere molto lontano dal vero se penso che la Sardegna sia un luogo dove gli incidenti sono proporzionalmente tra i più alti dell’Italia.
Mio fratello – verosimilmente – stava attraversando le strisce pedonali. Chiunque lo conoscesse conosceva il suo modo di attraversare con istintivo guardare da una parte e dall’altra, memore di un investimento a Cagliari sulle strisce pedonali. Ora, spero il verbale dei vigili faccia luce anche su questo fatto. Mio fratello è stato raccolto sulla strada come uno che avesse subito ‘solo’ una frattura della gamba. Invece aveva, dalle notizie informali raccolte in ospedale, anche costole fratturate, bacino fratturato, almeno una vertebra lesa e una emorragia interna. Anche quanto alle lesioni saranno i referti medici a dare il quadro esatto delle lesioni. Il tratto dove è stato investito, ha una visibilità ottima (niente curve o gomiti per ampio tratto), con tre attraversamenti pedonali in un breve tratto, in ora diurna. Come possono succedere incidenti simili. Spero che ci sia stato qualche testimone che abbia assistito all’incidente.
Sarebbe bello se gli automobilisti di Carbonia prendessero coscienza della tragedia che rappresenta una morte, una lesione grave invalidante e che scoprissero di avere, grazie a Dio, anche le gambe per camminare.