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“FORMULA AMBIENTE” SARÀ ALL’ALTEZZA DEL PROGETTO “GEOPARCO MINERARIO”?

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Da quando il bando “Geoparco Minerario” della Regione Sardegna è stato aggiudicato dall’azienda emiliana “Formula Ambiente”, aumenta la preoccupazione per l’incertezza tra i lavoratori della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Il 15 giugno è previsto l’incontro tra Regione Sardegna, ASPAL e “Formula Ambiente”, per il via libera al passaggio di consegne, previsto a quanto pare per i primi giorni di luglio. Infatti ieri, venerdì 12 giugno c’è stato un incontro a quale hanno preso parte l’Assessore regionale al Lavoro, Alessandra Zedda, il direttore generale di ASPAL Massimo Temussi, Matteo Brighi (direttore della società Formula Ambiente NdR) in compagnia del direttore generale IAL-Cisl Antonio Demontis e del rappresentante del “Consorzio Solidarietà” di Cagliari, Carlo Tedde, che compongono l’ATI “Formula Ambiente”. La riunione ha definito i dettagli e le tappe per l’insediamento della nuova azienda che dovrà gestire il progetto “Geoparco Minerario”.

Siti esclusi

Nel progetto a quanto pare, non sono presenti tra i siti da valorizzare, al di là di quelli minerari, quelli archeologici di Sant’Antioco, Nuraghe Sirai Carbonia, Area archeologica del Nuraghe Seruci di Gonnesa, Area Archeologica di Pani Loriga di Santadi.
Attualmente i siti sono gestiti dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara sotto la supervisione della Soprintendenza di Cagliari conciliando la loro tutela col turismo sostenibile.

In una nota dei lavoratori della Fondazione si legge che “Il Cammino Minerario di Santa Barbara vuole perseguire l’obiettivo di tramandare la memoria degli uomini che nei secoli e nei millenni passati hanno realizzato e percorso gli antichi cammini minerari con il piacere di riscoprire a passo lento la bellezza del territorio. Proprio per questo motivo è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con i Comuni di Iglesias, Buggerru, Fluminimaggiore, Arbus, Guspini, Gonnosfanadiga, Villacidro, Domusnovas, Musei, Villamassargia. Narcao, Nuxis, Santadi, Piscinas, Giba, Masainas, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Carbonia e Gonnesa, le Diocesi di Iglesias e di Ales Terralba, le Province di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, il Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, l’ANCI SARDEGNA e l’Associazione Pozzo Sella, un partenariato per la costruzione e la gestione dell’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso. La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara inoltre, opera attualmente quale Ente preposto per le attività di manutenzione, valorizzazione e promozione articolata su 4 interventi distinti relativi ai 4 siti archeologici di importanza strategica per il territorio e per il Cammino: Nuraghe Sirai (Carbonia), Complesso archeologico di Pani Loriga (Santadi), Aree Archeologiche Sulky/Sulcis (Sant’Antioco), Nuraghe Seruci (Gonnesa).”

La preoccupazione dei dipendenti della Fondazione

“Il progetto del Cammino Minerario di Santa Barbara è un’occasione di sviluppo sociale ed economico da non perdere, capace di attrarre il pellegrinaggio di uomini e donne che arrivano da tutto il mondo per camminare lungo questo fantastico Cammino, ricco di storia e paesaggi ancora incontaminati. Noi dipendenti della Fondazione crediamo fortemente in questo progetto di valorizzazione che sta già dando i primi segnali di sviluppo economico e sociale. – prosegue l’appello dei dipendenti – Con la fine della convenzione i siti archeologici rimarranno sguarniti perché la nuova società Formula Ambiente Ati si occupa più che altro di rifiuti ed è associata ad una società che fa formazione. Ricordiamo che la Regione Sardegna ha come obiettivo “il Turismo Culturale, quale strumento per la valorizzazione dei Beni ambientali e Culturali; è al centro delle scelte strategiche della Regione perché si pone in una posizione rilevante per lo sviluppo della conoscenza nei diversi settori che influenzano la catena del valore di beni, prodotti e servizi. In questa Area di Specializzazione, i dati, i player, le competenze, il patrimonio e i beni costituiscono degli elementi distintivi e forme di trasversalità che possono innescare dinamiche di crescita e occupazione anche in altri settori, così da contribuire ad una potenziale crescita qualificata e da generare quelle trasformazioni economiche necessarie per affrontare sfide sociale e ambientali” …… Quindi in che modo intenderanno valorizzare i siti archeologici? In che modo intenderanno valorizzare l’intero territorio che ricade nel Parco Geominerario Storico e ambientale della Sardegna del Sulcis/Iglesiente-Guspinese? Finalmente ci sarà una stabilizzazione definitiva per i lavoratori ex Ati-Ifras del Parco Geominerario?”

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