ROMA – Gianluca Guidi porta sul palcoscenico “Sinatra: the man & his music”, spettacolo diretto da Gianluca Guidi e scritto dallo stesso Guidi e Tiziana D’Anella. Insieme all’attore e cantante, è in scena anche il trio jazz formato da Stefano Sabatini al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Marco Rovinelli alla batteria. Francis Albert Sinatra, più comunemente noto come “Frank”, nacque a Hoboken (New Jersey) il 12 dicembre 1915. Una vita tra le più longeve della storia musicale mondiale, che ha accompagnato, con la sua voce, oltre quattro generazioni.
L’uomo Sinatra, controverso per molti aspetti, capace di incantare sul palcoscenico milioni di persone in tutto il mondo. Gli autori più importanti della Canzone Americana, autori come Cole Porter, George Gershwin, Richard Rodgers, Sammy Cahn, sono destinati all’immortalità anche grazie alla prodigiosa carriera di Sinatra, che è stato e rimarrà la più straordinaria voce pop che il mondo abbia ascoltato. Bing Crosby ebbe a dire: “Di voci come quelle di Sinatra ne nasce una ogni secolo… purtroppo io sono capitato nello stesso secolo suo…”.
È quindi doveroso, a più di un secolo dalla sua nascita, celebrarlo in Italia, per mano, o meglio “per voce”, di chi ne è rimasto incantato fin da bambino, complici anche i numerosi dischi ben in vista nello studio della casa in cui viveva da piccolo. Accompagnato da un trio di famosi jazzisti, Gianluca Guidi percorre un vero e proprio viaggio musicale in onore del grande artista, incantando il pubblico, dopo aver conquistato negli ultimi anni spettatori di ogni età nel ruolo di Don Silvestro nel celeberrimo musical “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei e Giovannini.
In questo racconto in prosa e musica, gli aneddoti sulla vita di Sinatra, dai rapporti con la famiglia Kennedy alle tormentate relazioni amorose, si intrecciano con le curiosità e con l’immancabile (in questo caso un cameo) presenza “virtuale” nei racconti del papà di Gianluca, Johnny Dorelli, che dopo aver vissuto per più di un decennio a New York negli anni d’oro del dopoguerra, incise, una volta tornato in Italia, numerosi brani di Sinatra tradotti in italiano. Una celebrazione ad un Mito dovuta. Per chi ne ha conosciuto l’epoca e il mondo e per le generazioni più giovani.
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