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UN TRAGUARDO IMPORTANTE: OBIETTIVO RAGGIUNTO SULL’ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA

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Oggi è accaduto un fatto di grande rilevanza nel panorama politico ed economico della Sardegna. Il capo della Unità di Progetto per la eradicazione della Peste Suina Africana, il dott. Alessandro Demartini, si è dimesso dall’incarico considerando concluso il suo compito in quanto l’obbiettivo del UdP è stato raggiunto. E’ un fatto alquanto raro che, nella nostra realtà regionale, venga annunciato, peraltro con una sobrietà inusuale, che un compito affidato è stato portato a compimento. Nel prendere atto del grandissimo valore del risultato conseguito, di cui pensiamo si debbeno ringraziare i protagonisti, registriamo che queste dimissioni, accompagnate anche da quelle del dott. Laddomada D. G. dell’Istituto Zooprofilattico protagonista fondamentale nel conseguimento dell’obbiettivo, vengono presentate quando ancora non si è conseguito il risultato politico finale: ottenere dalla UE il provvedimento di liberalizzazione del commercio fuori dalla Sardegna delle nostre produzioni suinicole e avviare cosi il rilancio di un settore strategico per il settore agroalimentare sardo..

Credo siamo consapevoli tutti della grande importanza, per l’economia isolana e per il comparto agroalimentare sardo,   aver creato fin dal  2014, con i provvedimenti della Giunta Pigliaru e del Consiglio Regionale sardo, le condizioni affinché  l’intero comparto suinicolo sardo,  dopo ben 40 anni, veda finalmente concretizzarsi la possibilità di rinascita e rilancio, dando un contributo determinante alla ripresa e ricostruzione della disastrata economia isolana.

Certamente non deve sfuggire a nessuno, deve anzi essere guardato con più  attenzione di quanto fatto fin’ora, il momentaneo aggravarsi dello stato di crisi dei pochi operatori che sono ancora in attività. La crisi devastante derivata dalla pandemia da COVID19, con le produzioni suinicole  ferme nelle porcilaia e nei salumifici artigianali o familiari, per la chiusura dei principali sbocchi di mercato (ristoranti, alberghi….), sta infatti rischiando di travolgere definitivamente coloro che  hanno coraggiosamente tenuta accesa la fiammella del settore, consentendo la sopravvivenza di professionalità e produzioni di grande valore qualitativo. Serve, a riguardo, che la Giunta Regionale affronti oggi stesso il problema e metta in campo le misure indispensabili per salvare questo sistema di imprese su cui si potrà imperniare il rilancio del comparto. 

Siamo infatti  convinti che le prospettive che potranno aprirsi, con la eradicazione della PSA, ripagheranno abbondantemente coloro che hanno creduto finora nel comparto, tenendolo comunque in  vita, pur in presenza dei gravosi limiti imposti alla commercializzazione dalla presenza della PSA. 

Riteniamo debba essere sempre più chiaro che la Giunta  Regionale deve, fin da subito, uscire dalla sostanziale inerzia dimostrata fino ad oggi e affronti con determinazione le attuali criticità sul tema:

− si attivi con il Ministero della Sanità per avviare quanto prima le procedure per restituire alla Sardegna la possibilità di operare senza le limitazioni durate 40 anni ( modifica della “Decisione di esecuzione della Commissione Europea del 9-10-2014” che colloca la Sardegna, unica in Europa nella parte IV dell’allegato, la più restrittiva) ;
− predisponga gli atti e le condizioni affinché nessun passo indietro venga fatto sul fronte delle misure anti PSA;
− Si attivi fin da ora affinché trovi attuazione la Legge Regionale n. 28 del 2 agosto 2018 (disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda) e predisponga un piano di rilancio del settore da realizzare nell’ambito delle prossime misure relative al rilancio dell’economia isolana.  

La programmazione del futuro economico dell’isola infatti, dovrà trovare nel comparto suinicolo un importantissimo pilastro che a nessuno  è consentito  ignorare.

Luigi Lotto per il coordinamento regionale del PD

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