ROMA – La Cna Orafi scalda i motori in vista di Vicenzaoro 2024. Un appuntamento particolarmente importante. L’esposizione che si terrà da venerdì 19 a martedì 23 gennaio è diventata infatti una delle più rilevanti manifestazioni mondiali del settore ed è arrivata al traguardo significativo della 70esima edizione. L’edizione 2024 già registra un record di presenze da parte degli espositori: 1.200 i marchi che hanno riservato uno stand, tra i quali una massiccia rappresentanza dal mondo CNA, di nuovo a livelli pre-pandemia. Infatti, sono circa 70 le nostre attività artigiane all’interno di collettive coordinate dal sistema CNA presenti a Vicenza.
“L’edizione di quest’anno è sold out per quanto riguarda gli espositori – osserva Arduino Zappaterra, presidente nazionale CNA Orafi – e le sensazioni della vigilia sono buone. Il trend del mercato è comunque positivo, in crescita dal Covid in poi. Certo, replicare un anno brillante come il 2022 è difficile, ma comunque i numeri sono in crescita. Nei primi nove mesi del 2023, l’export ha segnato un aumento percentuale del 10,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un giro d’affari di quasi otto miliardi di euro, consolidando l’Italia tra i primi quattro Paesi esportatori. Ma la filiera orafa-gioielliera italiana si avvicina al 2024 con cautela, viste le incognite geopolitiche che rendono per tutti imprevedibile l’andamento delle economie mondiali. La crisi del Mar Rosso non si sente ancora, ma i dati della Germania fanno presagire una certa preoccupazione per il futuro. A questo si aggiunga l’incremento dei costi e le sfide legate alla difficoltà di creare attrattività e quindi ricambio generazionale per le lavorazioni artigiane più specializzate. Ma la fiera rappresenta l’occasione giusta per incontrarsi, dialogare e poi a partire già da quest’anno verso il quartiere fieristico che verrà rivoluzionato con importanti interventi di riqualificazione e ampliamento. In particolare sorgerà un nuovo padiglione di 22mila metri quadrati allo scopo di permettere una maggiore fruibilità dei quartieri fieristici sia alle imprese sia al pubblico. Un investimento importante per tutto il settore, con CNA che rappresenta l’associazione con il maggior numero di espositori – conclude Zappaterra – e con il numero di stand più rilevante dell’intera fiera”.
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