Gli interventi di recupero del plesso Santa Porada, finanziati dal Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresentano un passo
significativo per il Comune di Uta. L’investimento di 701.000 euro, di
cui 447.545 destinati ai lavori, mira a trasformare lo storico plesso
dedicato all’infanzia in un modello flessibile di educazione e cura per
la prima infanzia.
Il progetto, intrapreso in risposta alle esigenze del territorio, si
concentra su asili nido, scuole dell’infanzia, e servizi di educazione e
cura. Una parte rilevante del finanziamento è destinata alla
riorganizzazione degli spazi interni, con la demolizione parziale delle
murature divisorie e la creazione di ambienti flessibili, rispondendo
così alle richieste di usi flessibili tipici di un ambiente per
l’infanzia.
Parte integrante del progetto è la creazione di un playground sensoriale
e un giardino didattico esterno, con orti sinergici, percorsi ludici e
ambientali. Questo spazio polifunzionale non solo accompagnerà l’offerta
educativa, ma servirà anche come luogo ricreativo per eventi collettivi
aperti alla comunità.
La flessibilità del servizio è enfatizzata attraverso l’offerta
complementare d’uso dello spazio, includendo laboratori creativi
trasformabili in ludoteche o spazi studio. Questa strategia consente di
estendere la permanenza dei bambini nella struttura per l’intera
giornata, superando le tradizionali limitazioni delle strutture per la
prima infanzia.
Il sindaco Giacomo Porcu: “Il progetto rappresenta un segnale forte per
la crescita e lo sviluppo del sistema scolastico locale, inteso non solo
come luogo di insegnamento, ma come spazio per l’espressione, la
crescita e la socializzazione dei giovani utesi che l’avranno a
disposizione entro la fine dell’estate 2024”.
Iniziato a dicembre 2023, il recupero del plesso Santa Porada emerge
dunque come una risposta concreta alle esigenze della comunità,
promuovendo la qualità degli ambienti, la sostenibilità e la connessione
tra spazi interni ed esterni nell’ottica di un ambiente orientato alla
crescita e sviluppo fisico, sensoriale e cognitivo dei bambini. E “si
pone come un intervento di grande utilità per il paese, che ha necessità
di dare risposte a una domanda sempre più crescente di spazi
ludico-educativi per i minori, conseguenza del progressivo incremento
demografico degli ultimi anni”, ha ribadito Michela Mua, assessora ai
lavori pubblici.
Fonte: comunicato stampa
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