È iniziato il nuovo anno e si avvicina anche l’avvio della seconda parte della stagione calcistica 2023/24 di Prima Categoria, tra le squadre protagoniste c’è senza ombra di dubbio la Fer-Massenti, alla ricerca di un riscatto, dopo un girone d’andata iniziato in salita. La chiave della svolta potrebbe arrivare dal settore giovanile, fresco della vittoria della 60° Edizione della Coppa Santa Barbara – Trofeo Aldo Carboni, battendo nella finale del 26 dicembre scorso l’Iglesias per 4-3. Tra le giovani promesse del vivaio Arancioblu c’è Daniele Cosa, attaccante classe 2007, eletto miglior giocatore del Torneo calcistico più longevo della Sardegna, anche grazie alla doppietta messa a segno in quella gara.
Daniele è “fratello d’arte”, i suoi fratelli infatti sono i bomber Matteo “Momo” Cosa (classe ’95, attaccante dell’Atl. Masainas) e Alessandro Cosa (classe ’91, attaccante della Fer-Massenti).
D. Ciao Daniele, innanzitutto buon anno e complimenti per l’importante vittoria della Coppa Santa Barbara e per esser stato eletto miglior giocatore del torneo. Nell’anno appena passato hai vissuto tantissime gioie, chiudendo l’anno con la conquista della Coppa e la consapevolezza di essere un giocatore importante nel panorama calcistico locale. Com’è stato ricevere il premio di miglior giocatore della Coppa Santa Barbara?
R. “È stata una bellissima sorpresa ed ero molto emozionato. Sono contento, anche perché l’anno scorso non ho potuto giocare la finale e quest’anno è stata un’emozione in più vincerla.”
D. Tu sei un bomber di razza, il pallone e il gol scorrono nelle tue vene, cosa ti hanno detto i tuoi fratelli?
R. “Alessandro era a vedermi ed era presente al momento della premiazione, mi ha detto subito che era molto orgoglioso. Anche Matteo mi ha detto lo stesso, inoltre anche lui vinse la Coppa con il Carbonia.”
D. Gli esperti del settore ti descrivono come un incrocio tra i tuoi due fratelli, bravo con le punizioni, con l’estro creativo e con una forza fisica non da meno, in cosa ti rispecchi in uno e nell’altro e soprattutto quali segreti hai rubato da loro?
R. “Mi ispiro tanto ai miei fratelli: in Alessandro ho rubato il modo di calciare le punizioni e mi rispecchio nella tecnica; in Matteo invece un po’ più nella forza fisica, nella velocità e soprattutto nei colpi di testa.”
D. Con la tua doppietta hai inciso nella finale vinta ai danni dell’Iglesias, ti e vi aspettavate di poter riportare a casa un trofeo che manca da quasi 20 anni?
R. “Ad inizio partita siamo partiti con il presupposto di giocarcela, perché l’Iglesias è una squadra forte e preparata, dimostrandolo nella gara di andata, quando li abbiamo sfidati, perdendo. All’inizio della finale contro loro, siamo partiti male, andando subito in svantaggio, poi sull’1-1 siamo visivamente cresciuti, fino a crederci e alla fine ci è andata bene.”
D. Quali sono state le prime parole del mister e soprattutto del Presidente Massenti?
R. “Il Presidente era molto contento di noi, ci ha inviato un messaggio dove diceva che non si aspettava questo importante traguardo dopo diverso tempo, complimentandosi per esserci riusciti e averci creduto. Il mister invece durante le premiazioni era visibilmente commosso, non riuscendo a parlare dall’emozione.”
D. In questa stagione hai più volte giocato in prima squadra, nonostante un avvio non di certo memorabile. Nell’ultima gara dell’anno è arrivata una vittoria importante contro l’Isili per 5-3, credi nella salvezza?
R. “Sì. Ci crediamo tutti all’interno del gruppo, soprattutto dopo la vittoria contro l’Isili che ci ha dato nuova linfa.”
D. Hai tutte le carte in regola per raggiungere grandi livelli e avere diverse soddisfazioni calcistiche non solo nel panorama locale, ma anche regionale e perché no nazionale, il riscatto della prima squadra potrebbe arrivare dai tuoi piedi?
R. “Io sono convinto che posso portare il mio contributo alla squadra, lo spero e ce la sto mettendo tutta in ogni partita, non solo durante gli allenamenti.”
Grazie Daniele per questa intervista ricca di spunti interessanti, buon anno e in bocca al lupo per il futuro.
“Grazie a te e forza Fer-Ma.”
di Matteo Guidarini
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