È iniziato da pochi giorni il 2024, il tempo dei bilanci è ormai alle spalle e lo sguardo è rivolto verso il futuro prossimo. Anche il mondo dell’arte riparte, come sempre, con tante aspettative e cambiamenti. Sia il mercato dell’arte, sempre in fermento, sia le mostre temporanee, si preparano ad un nuovo anno alla riscoperta di correnti artistiche e autori di indubbia forza, affiancati da tanti artisti “rampanti” i quali si fanno strada in un mondo selettivo, duro e dalle aspettative altissime.
Per questo, come una bussola, proveremo a raccontarvi i prossimi 12 mesi perlustrando il mondo della cultura mostra per mostra, selezionando alcune delle esposizioni da non perdere assolutamente.
Ready?
Gennaio: GOYA E CARAVAGGIO: VERITÀ E RIBELLIONE, ai Musei Capitolini, a Roma, dal 9 gennaio al 25 febbraio 2024. Sarà possibile ammirare il dipinto di Goya ‘Il parasole’ (El quitasol, 1777), inserito all’interno dell’esposizione grazie ad un certosino lavoro di prestiti e contropartite tra i Musei Capitolini e il Prado. L’intento del curatore è quello di accostare due magistrali interpreti della società del proprio tempo che nella loro pittura seppero introdurre rivoluzionarie novità iconografiche e stilistiche.
Febbraio: CHIARA CAMONI a Milano, Hangar Bicocca, dal 15 febbraio al 21 Luglio. Curata da Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli, l’esposizione vedrà un folto numero di opere dell’artista piacentina mai presentato, correlata di nuove produzioni. Nuova e vecchia collezione dell’artista daranno vita ad un’architettura inspirata, nelle forme, al classico giardino italiano tardorinascimentale e agli anfiteatri antichi. https://pirellihangarbicocca.org/mostra/chiara-camoni/
Marzo: PARIGI 1874. INVENTARE L’IMPRESSIONISMO, a Parigi Museé d’Orsay, dal 26 Marzo al 14 Luglio. Per celebrare i 150 anni della nascita del movimento Impressionista (15 Aprile 1874) il museo presenta circa 130 opere proponendo un nuovo punto di vista su una data topica per l’inizio di questa avanguardia artistica. Curata da Anne Robins e Sylvie Patry, insieme a Mary Mortono, Kimberly Jones, l’esposizione propone di ripercorrere le circostanze che portarono gli artisti (sono 31 quelli attivi all’interno del movimento) ad esporre insieme. Un confronto tra le opere dei vari Monet, Sisley, Manet, Degas e quelle in mostra, lo stesso nel Salon ufficiale.
Aprile: BIENNALE ARTE 2024, presso i Giardini e l’Arsenale, dal 20 Aprile al 24 Novembre. Si aprirà la sessantesima edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo “Stranieri Ovunque-Foreigners Everywhere”, titolo preso in prestito dal lavoro realizzato dal collettivo Claire Fontaine, curata da Adriano Pedrosa, primo curatore latino americano a dirigere la Biennale.«(…) In occasione della Biennale Arte 2024 si parlerà di artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati, in particolare di coloro che si sono spostati tra il Sud e il Nord del mondo.»
Maggio: MICHELANGELO: GLI UTLIMI DECENNI, al British Museum di Londra dal 2 Maggio al 28 Luglio. La mostra si prefigge lo scopo di analizzare gli ultimi 30 anni di attività del maestro toscano dove troviamo, al suo interno, i disegni preparatori de Il Giudizio Universale, il cartone dell’Epifania (1550 circa) da poco restaurato; insieme a questi troveremo i progetti architettonici per la ricostruzione della Basilica di San Pietro a Roma, gli studi per gli affreschi della Cappella Paolina in Vaticano oltre a lettere e poesie che l’artista produsse quando la sua vita era ormai sul viale del tramonto.
Giugno: ANTHONY MCCALL, alla Tate Modern di Londra, dal 27 Giugno al 27 Aprile 2025. Celebre per le sue installazioni a ‘luce solida’, iniziate nel 1973 con ‘Line Describing a Cone’, che abitano una dimensione tra scultura, cinema e disegno, l’artista britannico con base a New York è il protagonista della mostra negli spazi della Tate Modern. Oltre alla prima opera della serie, custodita nella collezione della Tate, il progetto espositivo esplora le forme scultoree create da intersezioni di nebbia sottile e fasci di luce proiettata in lenta evoluzione.
Luglio: BARBIE, al Design Museum di Londra, dal 5 Luglio 2024 al 23 Febbraio 2025. Nell’anno del 65 esimo anniversario del marchio Barbie, la mostra ripercorrerà le tappe della bambola più iconica del XX secolo. La rassegna si focalizzerà sul mondo di Barbie: moda, architettura, design di mobili e auto in partnership con la Mattel Inc., che ha permesso ai curatori di avere accesso al grande archivio del marchio.
Settembre: HENRI MATISSE. UN InVITO AL VIAGGIO, alla Fondation Beyeler di Basilea, dal 22 Settembre al 26 Gennaio 2025.Curata da Raphaël Bouvier con la prima retrospettiva delle opere dell’artista in area germanofona dopo quasi vent’anni, la Fondation Beyeler rende omaggio a uno dei protagonisti assoluti del Novecento ripercorrendo l’evoluzione del suo linguaggio pittorico e l’impatto che ha avuto sullo scenario contemporaneo delle arti visive.
Ottobre: IL CINQUECENTO A FERRARA, a Ferrara, Palazzo dei Diamanti, dal 12 Ottobre al 16 Febbraio 2025. A cura di Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, la mostra racconta le vicende della pittura del primo cinquecento a Ferrara, in un epoca a cavallo tra Ercole I d’Este e il figlio Alfonso, fino alla morte di quest’ultimo. Il tramonto della generazione di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti lascia a Ferrara la difficile eredità di un ricambio artistico di alto livello. Nel 1496 la scelta di ingaggiare a corte Boccaccio Boccaccino indica la volontà di adottare un linguaggio più moderno, addolcito e morbido.
Ottobre bis: IL TEMPO DEL FUTURISMO, a Roma, GNAM da Ottobre 2024. La cura sarà affidata a Gabriele Simongini (docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e critico del quotidiano «Il Tempo»), con la collaborazione di Alberto Dambruoso. Spesso al centro di una discussine politica, dal momento che è stata fortemente caldeggiata dall’attuale Ministro dei Beni e le Attività Culturali Sangiuliano, probabilmente cavalcando il nuovo fervore verso la più importante avanguardia artistica italiana del ‘900. Il progetto ambizioso evidenzierà i principali passaggi del movimento artistico nato 115 anni fa, grazie alla visione di personalità artistiche quale Filippo Tommaso Marinetti. Per ora c’è ancora riserbo su opere e allestimento, nei prossimi mesi lo stesso ministro annuncerà quello che sarà l’evento, con i dettagli del caso.
Dicembre: ORIGINI E SPLENDORI DELLA COLLEZIONE FARNESE NELLA ROMA DEL XVI SECOLO, a Roma, Musei Capitolini-Villa Caffarelli, dal 1 Dicembre al 31 Maggio2025. All’interno della mostra verranno collocate le opere più rappresentative della Collezione Farnese, massima espressione del collezionismo di una delle famiglie più importante ed erudite dell’epoca. Dipinti, sculture di epoca classica, manoscritti ma anche disegni, bozzetti. In tutto 100 opere scelte dai curatori Chiara Rabbi Bernard e Claudio Parisi Presicce che portano in mostra principalmente capolavori del Museo Nazionale Archeologico di Napoli e del Museo di Capodimonte.
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