Un vicinato è come una grande famiglia, dove tutti sanno di poter contare sull’aiuto di tutti i suoi componenti in qualsiasi momento, dove si condividono esperienze, gioie e delusioni, dove basta una chiamata a voce per chiedere una mano d’aiuto, un microcosmo che va protetto e tutelato con cura.
Questo, è ciò che si è percepito nei giorni della realizzazione e dell’inaugurazione del murale Intrecci, realizzato dall’artista Manu Invisible che racconta di quei legami che si creano tra le persone di una micro-comunità, che per essere vivi vanno curati, valorizzati e custoditi con cura.
Un vicinato che si colora
La storia di Intrecci è quella di un vicinato domusnovese situato tra via XXV Aprile e via Amsicora che ha sempre condiviso un importante valore: quello delle relazioni umane, qui tutti si sentono parte di una grande famiglia, sempre pronte e disponibili con tutti, come nella giornata di sabato dove i più curiosi,ospiti di una casa del vicinato hanno potuto documentare l’evento dai balconi.
L’opera di Manu Invisible è il frutto di un lavoro nato ad aprile di quest’anno e portato avanti dall’associazione Elda Mazzocchi Scarzella, che ha creduto in questo murale partecipando al progetto di E-distribuzione Cabine d’autore (progetto nato per trasformare le cabine elettriche in vere e proprie opere facendo convivere i valori di sostenibilità, innovazione e rispetto per l’ambiente) e ottenendo dopo un lungo lavoro il via libera per la realizzazione dell’opera.
Proprio la cabina elettrica di via Amsicora è diventata dalla scorsa settimana la tela in cui è stata realizzato il lavoro che racconta e descrive l’importanza di tenere vivi i rapporti umani, donando quei sani valori che permettono alle persone di produrre autentiche e vere relazioni.
A rappresentare questo concetto è stato utilizzato come simbolo il lievito madre, che per rimanere vivo necessita della giusta cura e attenzione, diventando poi pane che veniva condiviso in tutti i paesi della Sardegna con tutte le persone del proprio vicinato.
L’inaugurazione del murale avvenuta nella mattinata di sabato alla presenza dell’autore e delle socie dell’associazione promotrice ha visto la partecipazione della sindaca e di una rappresentanza della giunta comunale, di alcune classi del Plesso della Scuola Secondaria di I grado “F.Meloni”, di alcune associazioni del paese, del parroco Vittorio Scibilia che ha benedetto il murale ma soprattutto delle tantissime persone del vicinato protagonista.
Manu Invisible, ha risposto alle tantissime domande e alle curiosità degli studenti e delle persone presenti durante tutta la mattinata che si è poi conclusa nel cortile di Casa Uccheddu sede della Pro Loco che insieme al Panificio Sa Pintadera ha offerto ai presenti il pane caldo, simbolo di condivisione.
Quel forte legame nel vicinato
Durante le giornate di lavoro, Manu Invisible ha potuto toccare con mano una calda tonalità di affetto riservata da un intero vicinato: tantissime le persone di tutte le età (e anche gli amici a quattro zampe) che si sono fermate a scambiare due chiacchiere l’artista, a osservare l’opera e a portare delle bontà come il Panifici Mannu e Istella de Frammentu.
Il lavoro ha visto il coinvolgimento oltre che delle persone già citate (Pro Loco, Sa Pintadera) anche dell’ingegnere Elsa Ersilia Ghiani, del geometra Hans Orgiana che ha seguito tutte le pratiche amministrative, del Centro Servizi Volontariato Sardegna, dell’Ufficio tecnico del Comune e del comandante della Polizia Locale Roberto Gessa che durante tutta la settimana di realizzazione e nella mattinata dell’inaugurazione ha garantito lo svolgimento in sicurezza dei lavori.
di Gianmatteo Puggioni
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