TERMOLI – Quando Salvatore Arancio (Catania, 1974) ha visitato il Bruno Weber Park in Svizzera – parco costruito dall’architetto e artista svizzero tra la metà degli anni Sessanta e l’inizio dei Duemila – le sue sculture nate dalla suggestione della mitologia orientale e dei racconti popolari europei lo hanno profondamente ispirato: da questa esperienza è nato il gruppo di opere Bruno’s House, che oggi entra nella collezione permanente del MACTE.
Il Bruno Weber Park è un luogo fuori dall’ordinario che ospita sculture che si possono toccare, attraversare e utilizzare, e che stimolano un’esperienza estetica immersiva: un contro-mondo, che secondo Weber propone la dimensione surreale in contrasto alla realtà sempre più desolata dagli sviluppi tecnologici ed economici della seconda metà del XX secolo.
Salvatore Arancio ha trasposto l’immaginario fantasmagorico di Weber in una nuova serie di sculture realizzate appositamente per il MACTE grazie al PAC2021 Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura: opere che si ricollegano alla sua produzione in ceramica con smaltature fiammeggianti realizzate durante una residenza in Ungheria, e in una nuova produzione di formelle in bronzo. Queste ultime compongono una seduta installata permanentemente nel giardino del MACTE.
L’artista, che sarà protagonista di una mostra personale al MACTE a giugno 2024, ha realizzato anche il video Bruno’s House che racconta il viaggio psichedelico dell’artista tra le architetture e le sculture che animano il parco, con riprese di Arancio e musiche originali del musicista Robin Rimbaud-Scanner: il trailer è già visibile su MACTE Digital, insieme ad alcune immagini della lavorazione in fonderia. Segui il link
Salvatore Arancio (Catania, 1974) attraverso la ceramica, l’incisione, il collage, l’animazione e il video, indaga il potenziale delle immagini. Ogni aspetto della sua pratica infatti interseca le loro origini e rappresentazione: siano esse naturali e artificiali, minerali e vegetali, scientifiche e mitologiche, mirando a creare una sorta di atlante della confusione. I suoi lavori sono stati esposti in istituzioni e rassegne internazionali. Il progetto è vincitore di PAC2021 Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
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