Una 23 di Catanzaro, Martina Morelli era morte ad agosto a causa di un malore improvviso mentre era nel letto. Dall’autopsia è emerso che si è trattato di un infarto dovuto ad un’aritmia maligna. Ad esprimersi sulla vicenda è il prof. Giuseppe Barbaro, specialista in Medicina Interna e in Cardiologia e nello studio delle complicanze cardiovascolari associate a malattie virali, responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia presso l’Azienda Ospedaliera Umberto I, il Policlinico di Roma – La Sapienza. In un’intervista rilasciata al “Il Giornale d’Italia” ha spiegato: “Si tratta di effetti avversi molto comuni nei giovani, dove purtroppo anche una miocardite può avere esito subclinico con cicatrici fibrotiche non ischemiche. Si crea una sorta di instabilità elettrica che in condizioni di stress o sforzo fisico, può generare aritmie maligne.
In questo caso specifico la crisi cardiaca è sopraggiunta a riposo e il cardiologo. ha spiegato: “Le autopsie sono insufficienti o incomplete per una serie di motivi che vanno dalle circostanze in cui avviene il decesso, al volere della famiglia. Nello specifico, non viene ricercata la proteina spike vaccinale che, oltre ad essere visibile nel tessuto cardiaco è anche distinguibile da quella di origine virale naturale. In oltre il 40% dei vaccinati sono stati individuati anticorpi antirecettori alfa e beta e un mancato adattamento della frequenza cardiaca all’attività fisica, tant’è che la morte improvvisa sopraggiunge su base autoimmune.
Um medico onesto, evento raro!
Finalmente qualcuno che prende atto di ciò che sta accadendo ai giovani.