ROMA – “Continua la guerra contro i poveri del governo Meloni-Salvini. Domani altre 32.850 famiglie riceveranno comunicazione dall’INPS. Intanto a Napoli c’è chi offre lavoro a 3 euro l’ora in nero e una cinquantenne, vicino Salerno, ha tentato il suicidio sdraiandosi sui binari. Obiettivo della destra è quello di costringere i poveri ad accettare qualsiasi forma di lavoro nero e sottopagato. Il reddito di cittadinanza e il salario minimo danno qualche strumento per sottrarsi a una condizione di ricattabilità totale. Il governo fa finta di non sapere che in quasi tutti i paesi europei c’è una forma di reddito di cittadinanza e di salario minimo orario”.
Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento nazionale di Unione Popolare, che aggiunge: “Quello di Salvini e Meloni è un governo canaglia, classista e reazionario, nemico dei poveri e della classe lavoratrice. Sono contro i diritti sociali almeno quanto aborriscono quelli civili. Lo slogan “prima gli italiani” gli serviva solo per ingannare le classi popolari con la demagogia più becera e per dividere lavoratrici e lavoratori. Aizzano da anni contro migranti e omosessuali come ora fanno verso poveri accusati di essere fannulloni”.
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