Venezia, città unica nel suo genere, una delle mete più ambita dai turisti di tutto il mondo, rischia il “deterioramento precoce” per l’eccessivo carico di visitatori. Negli ultimi anni diverse iniziative, volte alla salvaguardia della città e della laguna, sono state prese dal governo e dal comune ma, evidentemente, non sono sufficienti.
Ecco che, l’Unesco, raccomanda di inserire Venezia nella lista dei Patrimoni dell’umanità in pericolo. “Il continuo sviluppo, gli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa rischiano di provocare cambiamenti irreversibili all’eccezionale valore universale” di Venezia, rileva il World Heritage Centre, ramo dell’Unesco, che “raccomanda la sua iscrizione nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità in pericolo”.
Sempre il WHC sostiene che oltre al cambiamento climatico e al turismo di massa anche gli edifici alti hanno “un notevole impatto visula negativo” sulla città e dovrebbero essere costruiti lontano dal centro. L’aumento del livello del mare e altri fenomeno meteorologici esttremi, poi, minacciano l’integrità del sito.
La chiosa finale è un monito all’Italia e all’endemico problema della nostra nazione: assenza di una visione strategica comune globale nonché da una “scarsa efficacia e coordinamento” tra le autorità locali e nazionali dell’Italia.
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