MILANO – Tedua è stato ospite di RTL 102.5 in compagnia di Matteo Campese e La Zac. Durante “The Flight”, l’artista ha presentato in diretta “La Divina Commedia”, il nuovo album. Uscito lo scorso 2 giugno, “La Divina Commedia”, il nuovo album di Tedua, è già certificato disco d’oro dalla FIMI. «Mi sono lanciato in questo progetto con un po’ di ingenuità e tanta voglia di spaccare. Nell’ambito hip hop sconsacrare una cosa apparentemente intoccabile, con la giusta cifra stilistica, si può fare. Ho portato un sacco di metafore implicite, più che esplicite. Mi davano tutti del poeta e quindi ho scritto la mia Divina Commedia», racconta Tedua.
Entrambe le cover de “La Divina Commedia”, la prima ispirata al purgatorio e la seconda all’inferno, sono state scattate da David Lachapelle. «Il lavoro grafico dell’album è firmato David Lachapelle. Lasciatemelo dire, è un grande motivo di vanto. La mia casa discografica ci ha creduto, il mio manager gli ha scritto e ci hanno risposto subito. Ci siamo conosciuti su Zoom, gli è piaciuto molto il fatto che non avessi tatuaggi. La montagna rappresentata sull’album è un vulcano Hawaiano, l’abbiamo visto mentre ero ospite di David, a casa sua. Ho dato qualche idea, è stato un rapporto tra artisti dal quale è nata una grande amicizia. Non posso dire niente, ma ci sono ancora delle sorprese in ballo. C’è un connubio artistico, a volte è sufficiente questo per parlare. Abbiamo la stessa sensibilità», così Tedua racconta l’incontro e il lavoro con il fotografo e direttore creativo David Lachapelle.
Tedua ha annunciato anche il suo ritorno live con “La Divina Commedia tour”, una serie di appuntamenti nei palazzetti a partire dal mese di ottobre 2023. Le date del tour autunnale hanno registrato 6 sold out, tra cui le tre date al Mediolanum Forum di Milano, e rappresentano un importante traguardo per la sua prima tournée nei palazzetti. Inoltre, Tedua sarà fra i protagonisti del Radio Zeta Future Hits Live, il 30 agosto all’Arena di Verona. «Sarò a Radio Zeta Future Hits Live, il 30 agosto all’Arena di Verona. Poi sarà un autunno caldissimo, le date sono sold out. Vorrei che la gente si sentisse a teatro, alla Scala, al circo, a un concerto hip hop, in una discoteca e in un dj set. Tutte queste cose, senza creare un miscuglio brutto. Ci vuole equilibrio per fare uno show unico. C’è anche il background teatrale, organizzato dal mio direttore di produzione», dice Tedua.
RTL 102.5 è radio ufficiale de “La Divina Commedia Tour”. I biglietti sono in vendita su livenation.it, ticketone.it, ticketmaster.it e vivaticket.it. Il nuovo album “La Divina Commedia”, vanta la presenza di featuring con alcuni tra i più grandi esponenti del rap italiano come Guè, Marracash, Salmo, ma anche rappresentanti della nuova scuola come Bresh, Geolier, Lazza, Rkomi e Sfera Ebbasta, fino alle nuove leve come Baby Gang, BNKR44 e Kid Yugi, e di Federica Abbate, una delle cantautrici contemporanee più amate. La parte musicale è stata supervisionata da Shune, Chris Nolan e Dibla con la partecipazione di altri nomi eccellenti alle produzioni: Charlie Charles, Sick Luke, Night Skinny, Zef, Daves.
«Questo album è pieno di collaborazioni. Sono un po’ i personaggi che ho incontrato nel mio paradiso, inferno e purgatorio. Io e Rkomi siamo stati coinquilini e non ce la passavamo proprio benissimo. Ci sono delle metafore con la vera Divina Commedia, oltre a una serie di riferimenti», racconta. «Noi rapper genovesi abbiamo portato la città sulla mappa, che è sempre stata underground e ora è mainstream. Il nuovo documentario è bellissimo perché ho intervistato Gino Paoli. È una personalità incredibile, mi ha folgorato. Da quando ho lavorato con Michele Placido sono cambiato, mi ha fatto venire voglia di diventare un artista e non più rapper urban. Quando faccio musica non esco di casa, ma quando esco sono solare e espansivo. Dentro l’arte, però, c’è sempre sofferenza. A 16 anni ho fatto il pugile agonista. È più facile prendere i pugni che fare le hit, purtroppo non paga molto, quindi sono felice di essermi buttato nella musica. Ero un insider, mi piaceva andare sotto. Mi ha dato tanta disciplina che ho riversato nella carriera».
E conclude: «Auguro a tutti coloro che sono all’ascolto che la vostra umiltà non si trasformi in insicurezza e che la vostra sicurezza non si trasformi in arroganza. Mi piace che la gente trovi coraggio di fronte alle difficoltà. La chiave del successo è rincorrere sé stessi, ma per farlo bisogna sapere chi siamo».
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