Politica

Ballottaggi in Sardegna, occhi puntati su Assemini e Iglesias

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CAGLIARI – Urne aperte domenica e lunedì in 39 Comuni della Sardegna, con 139.377 elettori chiamati a scegliere il proprio sindaco. Nell’isola sono solo due i centri che in questa tornata elettorale superano i 15.000 abitanti – Assemini (Città metropolitana di Cagliari) e Iglesias (Sud Sardegna) – gli unici dunque per i quali sono previsti eventuali ballottaggi, che si terranno domenica 11 e lunedì 12 giugno. Sia ad Assemini che ad Iglesias i candidati che si sfideranno sono tre, e in entrambi i casi si registra una spaccatura nel centrodestra. Nel Comune del Cagliaritano – attualmente commissariato – Pd e M5s corrono insieme e hanno scelto di appoggiare il pentastellato Diego Corrias, in un’alleanza – con vista regionali 2024 – che vede anche i Socialisti.

L’altro candidato è Mario Puddu, che ha già guidato Assemini da sindaco quando era un esponente di spicco del M5s, primo grillino ad indossare la fascia tricolore nell’isola. Puddu nel 2019 dovette rinunciare alla candidatura alla presidenza della Regione – il M5s ripiegò poi su Francesco Desogus – perché sotto procedimento penale per abuso d’ufficio, accusa dalla quale poi è stato assolto. Oggi dunque la nuova sfida politica, sostenuto questa volta da pezzi centristi e del centrodestra, tra cui Riformatori, Udc e Sardegna 20Venti. La candidata “ufficiale” del centrodestra è invece Niside Muscas, scelta da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega.

Anche a Iglesias si registra una frattura nel centrodestra: Luigi Biggio è il candidato in solitaria di Fratelli d’Italia, mentre il resto dei partiti della coalizione che governa la Regione – Riformatori, Lega, Udc, Forza Italia – sostengono, ma senza simboli, Giuseppe Pes. A rendere più intricata la situazione, la presenza nelle liste che sostengono Pes di consiglieri comunali uscenti del M5s. Pentastellati dunque che a Iglesias non appoggiano il candidato del centrosinistra, e sindaco uscente, Mauro Usai, sostenuto da sette liste, e non tutte riconducibili alle forze di opposizione in Consiglio regionale. Oltre a Pd, Progressisti, Articolo 1 e Socialisti, Usai ha infatti incassato l’appoggio di Idea Sardegna, Azione, Fortza Paris e Udc.

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