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Papa Francesco: “Appelli alla pace spesso cadono nel vuoto. C’è neutralità positiva”

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CITTA’ DEL VATICANO – “La voce della ragione e gli appelli alla pace spesso cadono nel vuoto. L’attuale situazione mondiale, tuttavia, non fa che sottolineare ulteriormente la necessità che gli Ambasciatori e i loro colleghi siano fautori del dialogo, paladini della speranza”. A denunciarlo è stato Papa Francesco agli Ambasciatori di Islanda, Bangladesh, Siria, Gambia e Kazakhstan presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali. Francesco ha poi ricordato che esiste anche “una neutralità positiva” incarnata dagli sforzi diplomatici che la Santa Sede continua a sostenere.

La posizione vaticana, ha poi detto, comprende sempre la “speranza che un terreno comune sia possibile perché siamo tutti parte della famiglia umana. Speranza che non sia mai detta l’ultima parola per evitare un conflitto o risolverlo pacificamente. Speranza che la pace non sia un sogno irrealizzabile”.

“Pur continuando a servire fedelmente il proprio Paese d’origine, l’Ambasciatore – ha quindi aggiunto il Papa parlando ai diplomatici – cerca di mettere da parte le emozioni superflue e di superare le posizioni radicate per trovare soluzioni accettabili. Non è certo un compito facile. La voce della ragione e gli appelli alla pace spesso cadono nel vuoto”. “L’attuale situazione mondiale, tuttavia, – ha proseguito Francesco – non fa che sottolineare ulteriormente la necessità che gli Ambasciatori e i loro colleghi siano fautori del dialogo, paladini della speranza. La Santa Sede apprezza l’importante ruolo che svolgete, come dimostra con il suo impegno diplomatico a livello bilaterale e multilaterale”.

“Da parte sua, la Santa Sede, – ha concluso – in conformità alla propria natura e alla sua particolare missione, si impegna a proteggere l’inviolabile dignità di ogni persona, a promuovere il bene comune e a favorire la fraternità umana tra tutti i popoli. Questi sforzi, che non comportano il perseguimento di scopi politici, commerciali o militari, sono realizzati attraverso l’esercizio di una neutralità positiva”.

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