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5 esemplari di tartarughe marginata sequestrate in un rinomato locale della Costa Smeralda

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La scorsa settimana, nell’ambito di attività mirate al controllo delle specie protette dalla Convenzione di Washington “CITES”, il Nucleo di polizia del Corpo Forestale di Tempio Pausania, a seguito di specifiche attività d’indagine, ha provveduto a sequestrare all’interno di un rinomato locale della Costa Smeralda che svolge attività turistico alberghiera, n. 5 esemplari di tartarughe marginata (Testudo marginata), illecitamente detenute. La CITES, attiva dal 1975, è la convenzione internazionale che mira a garantire l’equilibrato sfruttamento delle risorse naturali nel rispetto della conservazione ambientale. Le tartarughe, una volta sequestrate, sono state esaminate dal veterinario competente, che ne ha attestato il loro buono stato di salute.  Successivamente, su disposizione del Procuratore della Repubblica, sono state liberate in aree in cui la loro presenza è abituale.

Viceversa la persona che illecitamente le deteneva è stata denunciata a norma di legge. Infatti l’illecita detenzione di esemplari di tartarughe protetta costituisce reato.

Gli esemplari illegalmente prelevati dall’habitat possono prendere destinazioni oltre mare, come accertato anche a seguito di analoghe operazioni effettuate dal Corpo Forestale di Tempio Pausania. Infatti sussiste un lucroso mercato di tartarughe protette.

Si ricorda che la Sardegna è l’unica regione italiana in cui vivono sia gli esemplari della specie Emys orbicularis (tartaruga palustre europea) sia quelli delle tre specie di testudo europee, ovvero, la Testudo Hermanni, la Testudo Graeca e la Testudo Marginata. In Sardegna le tartarughe vivono allo stato selvatico anche se negli ultimi decenni si è verificato il rischio della sopravvivenza delle specie, minacciate dalla progressiva scomparsa degli habitat naturali e delle fonti di alimentazione, oltre che dal prelievo illecito per fini di commercio o semplicemente di arredo dei giardini privati.

Il Corpo Forestale ricorda a tutti coloro che possano imbattersi con gli esemplari di questa specie di non prelevarle né disturbarle in quanto questa specie vive negli habitat naturali presenti in Sardegna. Non vi è alcun bisogno di raccoglierle, sia pure con l’intento di soccorrerle consegnandole a uffici pubblici.

Fonte: comunicato Assessorato della difesa dell’ambiente

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